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Alvaro, Corrado.

Scrittore italiano. Dopo aver partecipato alla Prima Guerra Mondiale, lavorò per diversi giornali, tra cui "Il Mondo", " La Stampa", il "Corriere della Sera". Fu poi direttore de "Il Popolo di Roma" (1943) e de "Il Risorgimento" (1946-47). Come scrittore esordì con una raccolta poetica, Poesie grigioverdi (1917), seguita da La siepe e l'orto (1920), L'uomo nel labirinto (1926) e la raccolta di novelle L'amata alla finestra (1929). Nel 1930 A. pubblicò il suo capolavoro, Gente in Aspromonte, e successivamente scrisse i romanzi L'uomo è forte (1938) e L'età breve (1946), Mastrangelina e Tutto è accaduto (postumi), che costituiscono una trilogia dal titolo Memorie del mondo sommerso. Scrisse, inoltre, altre raccolte di novelle (Incontri d'amore, 1941; Settantacinque racconti, 1955), libri di viaggio (Viaggio in Turchia, 1932; Viaggio in Russia, 1943) e saggi (Itinerario italiano, 1933; Quasi una vita, 1950; Il nostro tempo e la speranza, 1952; Ultimo diario, 1959). L'arte narrativa di A. è caratterizzata fin dagli esordi da una felice sintesi tra la tradizione letteraria regionale, improntata a un naturalismo di tipo verghiano proiettato nella vita e nella realtà dei contadini e dei pastori di Calabria, e un'apertura critica ai problemi sociali e morali del suo tempo. La Calabria diventa quindi il punto di partenza per riflessioni più ampie e profonde che coinvolgono l'intera esistenza dell'uomo (San Luca, Reggio Calabria 1895 - Roma 1956).